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Associazione Culturale “Maria SS. Assunta”

Archive for novembre 2007

Finalmente è arrivata la luce!!!

Posted by messinasport su 20 novembre 2007

Dopo anni di attesa è arrivata l’illuminazione nelle strade comunali di contrada Orecchiazzi. Grazie ad un finanziamento stanziato dal comune di Sant’Agata Militello, dalla giunta comunale presieduta dal Sindaco dott. Bruno Mancuso, di circa 220.486,00, per la riqualificazione della rete elettrica urbana. I lavori sono cominciati il 2 Luglio del 2007, con data di consegna di fine dei lavori al 20 Agosto del 2007. Il tutto è proceduto al meglio, c’è stata un pò d’attesa, di circa due mesi e mezzo, ma alla fine il tutto è terminato; il 19 Novembre 2007, il Sinadaco e tutta la giunta comunale per ripagarsi del lieve ritardo nella consegna dei lavori, causato da un piccolo imprevisto della ditta appaltatrice, sono venuti personalmente, accompagnati dagli operai dell’ENEL, a premere il pulsante dell’automatico che, magicamente ha illuminato tutte quelle stradine che nel corso degli anni erano nel buio totale ed ora si trovano perfettamente visibili da lontano.

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PRG Sant’Agata, incontro al Comune

Posted by messinasport su 15 novembre 2007

Giorno 15/11/2007 si è tenuto presso la sala consiliare del Comune di Sant’Agata Militello un incontro fra i progettisti della variante generale del PRG e le forze sociali, le associazioni, gli ordini professionali, gli artigiani e le imprese. L’incontro convocato per le ore 18:30 ha invece avuto inizio alle ore 19:15, per problemi tecnici e/o per mancanza di rispetto degli organizzatori nei confronti degli interlocutori. Gli interlocutori in realtà erano pochissimi, una ventina in tutto, fra questi sei sette persone rappresentavano il Consorzio Imprese Santagatesi (CIS), ma oltre alla quasi assenza degli interlocutori, va ricordato l’incontro per la totale assenza del dibattito; infatti il consulente per la progettazione (prof. Trombino ) ed il responsabile della progettazione (ing. Contiguglia) hanno totalmente eluso le domande formulate dai pochi partecipanti (solo 4-5 persone hanno posto qualche domanda), e gli organizzatori hanno risposto a stento in modo generico e superficiale, senza mai entrare nel merito delle domande.
Atteggiamento questo che ha scoraggiato i già pochi partecipanti e che quindi ha avuto come risultato che alle 21 e qualche minuto tutto era già concluso e si ritornava tutti a casa. L’incontro per circa un’ora ha visto il prof. Trombino parlare presentando le linee generali della variante, dalla presentazione è emerso che l’unica possibilità di economia per il territorio e quella legata al turismo; sotto questa ottica si sviluppo il nuovo strumento urbanistico. Il prof. Trombino si è dimenticato che su Sant’Agata gravita la popolazione scolastica di tutti i paesi limitrofi e forse si sarebbe potuto pensare a prevedere un polo scolastico e comunque sicuramente in prossimità di zone con scuole incomplete si deve prevedere una zona destinata all’edilizia scolastica e bisogna rendere più accogliente l’arrivo della popolazione scolastica proveniente dai dintorni che se ben gestita può essere portatrice di economie; che a Sant’Agata esiste un presidio ospedaliero e anche in questa direzione occorre progettare; che il porto non può solo essere pensato come turistico, ma è anche previsto come commerciale e peschereccio (cosa che nella sua presentazione non si evince); che S.Agata merita di avere anche un polo culturale, di cui i progettisti non hanno mai fatto menzione; che è necessario pensare ad un polo sportivo, perché invece la zona sportiva (impianto sportivo “Fresina”) viene delimitata, non prevedendo gli spazi necessari all’ampliamento naturale della struttura e alla creazione di un palazzetto con piscina, campi di pallavolo,ecc.? Perché il palazzetto dello sport è stato spostato invece nel centro urbano, in una zona che già soffre per mancanza di idonei percorsi stradali e di parcheggi?
Il territorio è mortificato dalle scelte fatte. Sanguinera – Vallebruca – Iria – S.Basilio – San Giovanni, Sprazzì-Fiorita, Cavaretta, Minà, Gaglio, Muti, Salarona, ScafoneTiranni, Scafone Cipollazzi, Serra Bernardo, Pairò, Orecchiazzi, Astasi, San Leo, Torrecandele, San Giuseppe, ecc. Si è lungo l’elenco delle nostre contrade ma il nostro corpo urbano sembra mutilato dei sui arti, le nostre contrade non sono prese in considerazione alcuna. Niente, il vuoto, è previsto nelle zone adiacenti le storiche contrade santagatesi
Ci sono solo zone vincolate da una mappatura grigia che indica la presenza di falde e indica l’impossibilità di edificare su quei territori (N.B. lo studio geologico è di massima, è non è uno strumento idoneo a predisporre la variante che si sta predisponendo, e tutti lo sanno, ma il sacrifico di alcuni è il vantaggio di altri quindi…. ).
Lo studio geologico ha escluso la possibilità di espansione delle numerose zone BN, ma addirittura comportato in molti casi l’impossibilità di riproporre le previgenti destinazioni di zona, in poche parole non solo non c’è espansione della zona edificabile, ma addirittura molti di quelli che prima potevano costruire oggi non possono più.
Nelle contrade non sono previste infrastrutture, né un insediamento turistico ricettivo, né la riqualificazione del tessuto urbano esistente. Forse i progettisti non hanno mai guardato le nostre colline, il rapporto che c’è tra le colline e il mare è fantastico. Le bellezze artistico, paesaggistiche e ambientali che il territorio santagatese offre al turista non si possono limitare alla “villetta”, posta sul lungomare a pochi metri dalla strada in mezzo a tante altre strutture in c. a.. Già un tratto del litorale santagatese fin ad oggi abbandonato, dove le canne, con la mareggiate frusciavano al vento, ha lasciato il posto ad una selva di pilastri in cemento armato. Solo cemento, questa è la valorizzazione che vogliamo di tutta la nostra costa? Il territorio è una risorsa afferma l’ing. Trombino e la risorsa può determinare delle convenienze… Delle convenienze? Per chi? viene da chiedersi. Il territorio è mutilato dalle scelte fatte.
Il prof. Trombino nella seconda parte dell’incontro ha presentato il Piano degli insediamenti produttivi (P.I.P)
Il PIP prevede la realizzazione di 48 lotti, nella zona fra il porto, il torrente Inganno e la statale 113 tale zona subisce un radicale cambiamento e tutti questi terreni guadagnano moltissimo rispetto al valore agricolo che avevano nel nostro PRG. I lotti dovrebbero avere estensione da 1200 mq a 2000-3000 mq, all’interno dei lotti saranno realizzati capannoni e residenze per i proprietari. I lotti potrebbero fare gola a molti ! Devo osservare che quando alcuni componenti del CIS sono intervenuti per chiede notizie su come saranno ceduti i lotti è sembrato svegliarsi dal torpore il Signor Sindaco, che ha richiamato il prof. Trombino che aveva parlato di bandi assicurando che l’Amministrazione fra alcuni mesi, (nota personale, magari nel periodo a ridosso delle formazione delle compagini elettorale per le prossime amministrative) si prodigherà per fare in modo che si possa pensare ad un sistema che favorisca le imprese del consorzio (cosa che sicuramente sarà fatta in conformità alle norme di legge vigenti, aggiungo io). Lo schema di Massima della Variante al PRG e il PIP, fra poco saranno sottoposti all’approvazione del Consiglio Comunale, difendiamo il nostro territorio da scelte poco chiare e prepariamoci tutti insieme per difendere i nostri diritti con gli strumenti a nostra disposizione.

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La variante al PRG di Sant’Agata

Posted by messinasport su 11 novembre 2007

Premessa : il comune di Sant’Agata Militello è dotato di un PRG approvato con D.A. n°153 del 20/09/1972, sottoposto a variante generale approvata con D.A. 1354 del 02/11/1988. Il piano è decaduto nel 1998 nella parte che si riferisce ai vincoli preordinati all’espropriazione. Oltre tale data, pur restando valide le previsioni di zonizzazione della variante, non si è più potuto procedere all’espropriazione di aree vincolate a servizi e infrastrutture. La variante generale redatta nel 1984 e approvata nel 1988, risulta proporzionata per una popolazione complessiva nell’anno 2001/04 di 32.630 abitanti, dei quali 16.315 stabili ed i rimanenti fluttuanti. Con deliberazione commissariale n°11/11/CS del 15/01/1999, l’Ufficio Tecnico Comunale , diretto dall’Ingegnere Giuseppe Contiguglia, è stato incaricato della redazione della variante generale del PRG, con la consulenza del dipartimento di progetto e costruzioni edilizia dell’Università degli studi di Palermo, con la responsabilità scientifica del prof. Giuseppe Trombino. Con delibera n°92 del 12/09/2001 il consiglio comunale ha adottato le direttive generali da osservarsi per la revisione del PRG. Direttive Le direttive sono state redatte dal responsabile dell’ufficio di piano Ing. Giuseppe Contiguglia , il Consiglio Comunale ha approvato le direttive con soli sei emendamenti, tre proposti dal Consigliere Scurria, due proposti dal consigliere Donato ed una dal consigliere Cicero, il Presidente del Consiglio Alascia ha allegato una relazione. Lo studio Agricolo-forestale è stato redatto dal Dott. Agronomo Giuseppe Genovese. Lo studio geologico generale è stato redatto dai dottori Geologi Nunzio Faraci, Gianfranco Gagliardo, Carmelina Meli, Rosa Profeta, Stefano Scaffidi. Come riportato dalle direttive generali: “La variante dovrà preliminarmente operare una verifica delle previsioni degli strumenti urbanistici vigenti ……….”; “Particolare attenzione, in sede di distribuzione territoriale delle aree di espansione, dovrà porsi alle necessità di rispondere ai fabbisogni espressi dai nuclei abitativi della campagna…” ; “Le previsioni del nuovo strumento urbanistico, relativamente alla determinazione del fabbisogno edilizio, dovrà tenere conto degli insediamenti abitativi, dei volumi abusivamente realizzati e per i quali sono state rilasciate concessioni edilizie in sanatoria o comunque sono in itinere tali procedimenti. A Tale fine è opportuno avviare una puntuale azione ricognitiva di tutte le opere realizzate di fatto sul territorio comunale in difformità alle disposizioni urbanistiche” (1° emendamento); “Nella redazione della nuova variante al PRG si dovrà valutarela possibilità di un ampliamento delle zone classificate come BN……..con conseguente inserimento di infrastrutture e servizi pubblici necessari” (2° emendamento); “..dotare di un progetto le contrade, definiti dal vecchio piano nuclei rurali, ma che oggi somigliano di più a veri e propri quartieri sub-urbani, con alte concentrazioni di abitanti ma senza un progetto urbanistico e una previsione di sviluppo.” (relazione presidente del consiglio). Il nuovo PRG di Sant’Agata Militello dovrà riferirsi anche ad una visione intercomunale o comprensoriale dei temi strategici della pianificazione con riferimento a gli strumenti di pianificazione sovralocale ed in particolare dovrà tenere conto delle: 1. linee guida del piano territoriale paesistico regionale, predisposto dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali ed ambientali , da indicazioni sui criteri da seguire nella delimitazione dei centri storici e nella individuazione del beni da sottoporre a tutela. 2. piano regolatore delle aree di sviluppo industriale (ASI), predisposto dal Consorzio ASI di Messina. 3. piano territoriale provinciale, predisposto dalla provinciale regionale di Messina. 4. piano territoriale di coordinamento del parco, predisposto dall’ente parco. Il nuovo PRG dovrà tenere conto delle opere pubbliche che possono incidere quali : il tracciato ferroviario e la stazione ferroviaria. Nonché i progetti enel, snam, enas e telecom. Dalle direttive generali predisposte dal responsabile dell’ufficio di piano ingegnere Conticuglia Giuseppe si passa alla stesura dello schema di massima della variante con la progettazione dell’intersettore stragedie e sviluppo, dirigente ingegnere Conticuglia Giuseppe; dopo circa otto anni dalla data dell’incarico viene predisposta la variante generale al PRG Viene naturale chiedersi :
– Perché è stato necessario aspettare tutto questo tempo?
– Cosa è successo a Sant’Agata Militello in tutti questi anni?
– Perché all’improvviso ora, adesso, l’approvazione della variante generale è urgente e necessaria?
– Con quali criteri si è continuato a programmare e a regolare lo sviluppo edilizio, in questi anni?
– Le direttive impartite ed i relativi emendamenti sono stati opportunamente recepiti?
– A che punto sono gli studi di pianificazione sovralocale e come hanno inciso sulla variante?
– Le scelte fatte nella variante vanno nell’interesse della cittadinanza tutta e sono quelle più opportune per lo sviluppo del territorio tutto?
– A tutte le zone del nostro territorio si è offerta una pari opportunità di sviluppo o qualche zona è stata favorita a discapito di qualche altra.
– Oltre l’ingegnere Contiguglia chi si esprimerà sulla Variante Generale al PRG, visto che già si ventila l’ipotesi di incompatibilità dei Consiglieri Comunali e quindi si pensa sarà nominato un Commissario Straordinario?
– I cittadini sono informati che nella sala comunale del municipio sono esposte le tavole n°7 e n°8 della Variante Generale del PRG e che tali tavole sono visionabili da tutti?
– Le osservazioni dei cittadini, tese a tutelare i propri diritti saranno prese in considerazione? Mi chiedo inoltre se i cittadini saranno contenti dei tanti vincoli di inedificabilità che emergono dallo studio geologico di massima (ovvero una bozza), e dallo studio agricolo-forestale che sembra gravino in maniera imponente su tutto il territorio comunale, ma soprattutto sembra penalizzino in maniera mortificante le nostre contrade? Lo studio geologico di massima non è uno strumento incompleto per porre così tanti vincoli di inedificabilità? C’è da osservare che alcune zone del nostro territorio, ad esempio la contrada piana, sembrano in realtà avere un gran giovamento da questa variante generale. L’area della Piana e i terreni localizzati più a monte , tra la strada statale ed il torrente inganno si legge dalla relazione sullo schema di massima :”coltivati ad agrumi ed uliveti costituivano, una importante risorsa economica per il territorio comunale, con la crisi del comparto agricolo, tali terreni oggi in abbandono hanno perso completamente il loro valore economico, …e la loro locazione a monte dell’area portuale suggerisce l’opportunità di realizzare in esse un’importante polarità territoriale, nella quale le attività di tipo turistico-ricettivo si integrano con attività di tipo commerciale e direzionale….” A noi tutti immagino interesserebbe che qualcuno avesse così a cuore anche il valore economico dei nostri terreni che non più produttivi per la crisi del comparto agricolo possano magari acquisire la vocazione edificatoria. E così ancora tante osservazioni si potrebbero fare. La comunicazione qui riportata, ovviamente non è esaustiva , ma ha il solo scopo di sollecitare tutte le persone di buona volontà per unire i nostri sforzi e cercare di partecipare anche noi alle scelte che si stanno facendo, che interesseranno il nostro territorio e le nostre possibilità di sviluppo economico. Ci piacerebbe studiare insieme tutte le “osservazioni” da presentare a chi di competenza per fare in modo insieme di difendere i nostri interessi e così quelli della nostra cittadina. Progetto Sant’Agata (per contatti telefonare Ing. Brunoni 329.4197414).

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Riparte la discarica di Vallebruca

Posted by messinasport su 3 novembre 2007

Ad un anno dall’interruzione, dopo le proteste dei cittadini che diedero vita ad un presidio durato quasi tre mesi, l’intervento di prefetto, politici vicende giudiziarie, la Daneco avrebbe comunicato al Comune di riprendere, nei prossimi giorni, i lavori in contrada Oliva. Il comitato di protesta, costituito ad agosto 2006 e mai sciolto ha indetto per domani, domenica 4 ottobre alle ore 17.00, una’assemblea pubblica per decidere quali iniziative intraprendere. Ecco di seguito il testo del comunicato con il quale viene indetta l’assemblea.
DOMENICA 4 NOVEMBRE ORE 17 ASSEMBLEA PRESIDIO DI VALLEBRUCA
Venuti a conoscenza delle comunicazioni inviate al Comune di Sant’Agata Militello dalla Daneco spa, di riprendere in tempi brevisimi i lavori per la realizzazione della discarica in contrada Oliva di Sant’Agata Militello, il comitato antidiscarica Oliva convoca un’assemblea pubblica domenica 4 novembre dalle ore 17 presso il presidio di Vallebruca.

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Niente scontrini fiscali, chiusi due negozi

Posted by messinasport su 2 novembre 2007

Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio predisposti dal Comando provinciale di Messina a tutela degli interessi economico-finanziari, i finanzieri della tenenza di Sant’Agata Militello, durante più specifici servizi di contrasto al lavoro nero, hanno tratto in arresto B.J.S. di anni 28, sprovvisto di permesso di soggiorno e di documento di riconoscimento, nei confronti del quale risultava emesso decreto di espulsione da parte del prefetto di messina in datata 26.02.2007. Inoltre, il medesimo reparto ha chiuso temporaneamente per tre giorni, due attivita’ commerciali site a Rocca di Caprileone (Me) e gestite da operatori di etnia cinese, per mancata emissione di scontrini fiscali. La tenenza della guardia di finanza di Sant’Agata Militello ha ottenuto dalla direzione regionale delle entrate, il provvedimento di sospensione temporanea dell’attivita’, come sanzione accessoria, dopo aver accertato reiterate mancate emissioni dello scontrino fiscale.
Il provvedimento si inquadra in una serie di controlli disposti dal comando provinciale in attuazione della normativa contenuta nell’allegato alla legge finanziaria, in base alla quale il reiterato compimento della violazione riguarda anche la fattispecie della emissione dello scontrino fiscale con corrispettivo inferiore al valore reale. A seguito di specifiche direttive ricevute dal comandante della locale tenenza, i servizi finalizzati alla repressione di tali violazioni, sono stati intensificati.

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Colletta per restaurare la Chiesa del Castello

Posted by messinasport su 1 novembre 2007

Il parroco della chiesa Madre, monsignor Antonino Spiccia, durante l’omelia, avvia una sottoscrizione per raccogliere 30 mila euro.
La facciata della cappella annessa al castello sarà realizzata. Lo ha annunciato nel corso del’omelia domenicale mons. Antonino Spiccia, arciprete della Chiesa Madre da cui dipende la gestione della cappella. «Quando ho saputo che non era inserita fra i lavori di ristrutturazione del castello la facciata della chiesetta perché non di proprietà del Comune – ha detto mons. Spiccia ai fedeli – ho pensato di lanciare una sottoscrizione cittadina per consentire i lavori anche in quella parte di parte di proprietà della Curia, per cui ho destinato a titolo personale una somma per cui invito le altre parrocchie, i privati, le associazioni culturali e umanitarie che operano nel nostro territorio a sottoscrivere un’offerta pro facciata della chiesetta. Da quel che mi è stato detto – ha concluso mons. Spiccia – saranno necessari da 25 a 30 mila euro e sono sicuro, conoscendo la generosità dei santagatesi, che la cifra sarà raccolta».

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