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Associazione Culturale “Maria SS. Assunta”

Archive for aprile 2008

Blitz contro l’abbattimento degli alberi di ficus

Posted by messinasport su 30 aprile 2008

Momenti di tensione stamattina in Piazza Duomo a Sant’Agata Militello dove sono in corso i lavori per il rifacimento del manto stradale e dei marciapiedi. Il progetto originario prevede anche l’abattimento di una trentina di alberi di ficus e questo aveva, già nei giorni scorsi, sollevato accese polemiche. Stamattina gli operai della ditta incaricata dal Comune hanno cominciato a sradicare il primo albero di ficus ma sono stati costretti ad interrompere il loro lavoro per l’intervento deciso del responsabile del Wwf Nebrodi, Claudio Masetta e di un componente del comitato Pro-Piazza Duomo, costituitosi proprio per evitare lo scempio dell’abbattimento delle piante poste a dimore, secondo i più anziani una sessantina di anni fa. I due cittadini, proprio mentre una ruspa aveva già agganciato e strappato dalle radici il primo albero si sono seduti al centro del cantiere impedendo così, di fatto, tutte le operazioni. Sul posto sono subito giunti gli agenti del locale commissariato ed i vigili urbani. Identificati Masetta e Mistretta, la polizia ha ordinato alla ditta di sospendere i lavori. Intanto oltre ai giornalisti ed alle troupe televisive arrivavano i tecnici del comune e l’assessore all’ambiente, l’architetto Bernardo Paratore. Unanime la condanna della scelta del Comune. “E’ nostra intenzione estirpare gli alberi, le cui radici hanno provocato danni alla sede stradale – ha detto l’assessore Paratore – e ripiantarle nell’area del Parco urbano”. “Operazione impossibile – ha invece sostenuto il dottor Turuzzo Blandi, agronomo, esperto di piante arboree – perchè l’albero appena estirpato non potrà più vivere perchè, intanto non è il periodo giusto per tale lavoro e poi non sono state utilizzate tutte le tecniche e le cautele necessarie”. Blandi ha poi spostato la questione sulla scelta da parte dell’Amministrazione, di tagliare altri alberi sul lungomare. “Un vero scempio – ha detto – non c’era alcuna necessità”. Tornando alle piante di Piazza Duomo “sono in ottima salute – ha concluso l’agronomo – se qualche radice pone dei problemi alla sede stradale o alla rete fognante come si giustificano dal Comune, basta scavare attorno, creare delle paratie ed il lavoro è finito. Un’operazione che avrebbe un costo assolutamente minore rispetto a quello che si vuole fare cioè sostituire i ficus con delle palme e soprattutto verrebbe scongiurato uno scempio ambientale”. Intanto gli autori della protesta hanno ricevuto la solidarietà ed il conforto di centinaia di cittadini che, via via sono arrivati in Piazza Duomo per esprimere anche il proprio deciso dissenso alla scelta del Comune. In mattinata è arrivata a Claudio Masetta anche la solidarietà dello scrittore santagatese Vincenzo Consolo e dei vertici di Wwf ed altre associazioni ambientaliste.

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Abuso d’ufficio, consiglieri comunali dal GUP

Posted by messinasport su 29 aprile 2008

E’ in programma domani mattina, al Palazzo di Giustizia di Patti, l’udienza davanti al giudice, per i consiglieri della maggioranza, che sorregge il sindano Bruno Mancuso, indagati per abuso in atti d’ufficio. Al centro del procedimento giudiziario la controversa elezione del difensore civico. Ecco di seguito il comunicato stampa dell’avvocato Lino Buscemi presidente del comitato scientifico dell’Associazione Nazionale Difensori Civici.
L’Avvocato Lino Buscemi, Presidente nazionale del Comitato scientifico dell’ANDCI ha dichiarato: “Oggi, 30 aprile 2008, sfileranno davanti al GUP di Patti i 12 consiglieri comunali della maggioranza che sostiene il Sindaco di S.Agata di Militello. Si tratta di un importante fatto giudiziario volto a fare chiarezza e ad individuare possibili responsabilità, penalmente rilevanti, sulla ben nota e controversa vicenda dell’elezione del Difensore civico di Sant’Agata di Militello, privo dei necessari requisiti previsti dalla legge. Aspetto fiducioso le decisioni del giudice di Patti, anche al fine di attivare iniziative a tutela dei miei diritti ivi compresa la costituzione, come parte civile, in un eventuale processo a carico dei citati 12 consiglieri comunali”.

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No all’estirpazione delle piante in Piazza Duomo

Posted by messinasport su 24 aprile 2008

Così titola un comunicato diramato dal W.W.F. sez. Nebrodi di Sant’agata Militello e che trascrivo integralmente:”Le piante presenti in Piazza Duomo appartengono a due specie, Ficus beniamina e Tiglio, hanno un’età di 50-60 anni e presentano uno stato vegetativo e sanitario abbastanza buono. Non si riscontrano sintomi di sofferenza dovuti a fattori fisici. Sono ben integrate nel contesto della piazza, mitigano l’effetto negativo delle costruzioni e rendono più fiuibili gli spazi. Il manto stradale dove sono ubicate le piante di Tiglio non presenta rilievi dovuti all’azione delle radici, mentre quello vicino al tronco delle piante di Ficus mostra un sollevamento comunque non eccessivo. Gli interventi di estirpazione totale delle piante previsti nel progetto di ristrutturazione della piazza, qualora fossero messi in atto, rappresenterebbero un danno estetico ed ambientale non recuperabile.L’intervento previsto è spropositato in relazione agli effettivi danni al manto stradale, mentre al contrario, salvaguardando le piante, è possibile attuare interventi di ripristino con la messa in opera di speciali griglie di ferro che hanno un duplice effetto: da un lato escludono i danni al manto stradale, dall’altro consentono l’apporto di ossigeno alle radici delle piante (vedi intervento ai Ficus benjamina effettuato in Piazza Cairoli a Messina).Inoltre, nella malaugurata ipotesi dell’estirpazione delle piante si verrebbero a creare danni irreparabili all’ambiente cittadino, per i seguenti motivi:
Danno ambientale per la eliminazione di zone a verde (fra l’altro sono molto esigue all’interno del centro abitato di Sant’Agata) che producono ossigeno, riducono l’anidridecarbonica e mitigano i danni da smog;
Danno economico per l’estirpazione di piante adulte, senza alcun motivo tecnico o sanitario, che hanno un valore rilevante;
Danno estetico perché quelle piante, che dovrebbero essere sottoposte a potature razionali annuali effettuate secondo direttive tecniche, ormai sono ben inserite nell’ambito della Piazza Duomo.Un tale scempio denota la scarsa sensibilità dei nostri amministratori verso la salute e gli interessi dei cittadini! ! !
NO! all’estirpazione delle piante in Piazza Duomo “
Un’altra tegola si sta, quindi abbattendo sulla testa del Sindaco Bruno Mancuso.C’è da dire che dopo il rientro della protesta dei commercianti di Piazza Duomo e la conseguente apertura parziale della zona chiusa al traffico per i lavori di riqualificazione del Centro Urbano, rientranti nel progetto finanziato parzialmente dalla regione, un comitato sempre di commercianti e di abitanti della zona si è costituito, dopo aver preso visione del progetto, per chiedere a gran voce la “non estirpazione” delle piante a dimora attorno al Duomo. Da voci raccolte, pare che neanche l’arciprete Spiccia fosse a conoscenza del “progetto” e che lo stesso progetto preveda oltre all’estirpazione anche il “trapianto” degli stessi alberi in una zona non ancora ben definita con costi ancora non del tutto quantificati. L’attuale vegetazione dovrebbe essere sostituita con “palme” di uguale natura e specie di quelle attualmente esistenti sulla piazzetta antistante l’ingresso principale del Duomo. Il Sindaco Mancuso, venuto a conoscenza dell’ennesima protesta degli abitanti della zona, si è immediatamente precipitato in cantiereaccompagnato dall’Ing. Contiguglia e dal responsabile del procedimento Ing. Amadore (vedi foto ) . Gli esperti del settore ed i responsabili di cantiere non hanno ancora deciso, mentre scrivo, quale soluzione alternativa adottare.Terrò informati i lettori del Blog degli sviluppi. Intanto da cittadino mi chiedo perchè avvengano questi “disguidi” e perchè vengono a mancare informazioni dettagliate e di comunicazione per “provvedimenti” che riguardano l’assetto urbanistico, commerciale e di sviluppo della città.

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Sant’Agata, "non estirpate le piante"

Posted by messinasport su 23 aprile 2008

Le piante presenti in Piazza Duomo appartengono a due specie, Ficus beniamina e Tiglio, hanno un’età di 50-60 anni e presentano lo stato vegetativo e sanitario è abbastanza buono. Non si riscontrano sintomi di sofferenza dovuti a fattori fisici. Sono ben integrate nel contesto della piazza, mitigano l’effetto negativo delle costruzioni e rendono più fruibili gli spazi.
Il manto stradale dove sono ubicate le piante di Tiglio non presenta rilievi dovuti all’azione delle radici, mentre quello vicino al tronco delle piante di Ficus mostra un sollevamento comunque non eccessivo.
Gli interventi di estirpazione totale delle piante previsti nel progetto di ristrutturazione della piazza, qualora fossero messi in atto, rappresenterebbero un danno estetico ed ambientale non recuperabile.
L’intervento previsto è spropositato in relazione agli effettivi danni al manto stradale, mentre al contrario, salvaguardando le piante, è possibile attuare interventi di ripristino con la messa in opera di speciali griglie di ferro che hanno un duplice effetto: da un lato escludono i danni al manto stradale, dall’altro consentono l’apporto di ossigeno alle radici delle piante (vedi intervento ai Ficus benjamina effettuato in Piazza Cairoli a Messina).

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Sant’Agata, nuove polemiche sul Difensore Civico

Posted by messinasport su 19 aprile 2008

L’Avv. Lino Buscemi , Presidente Nazionale del Comitato scientifico dell’ANDCI (Associazione nazionale dei difensori civici italiani) ha dichiarato:
A Sant’Agata di Militello si è determinata una situazione politico- amministrativa davvero singolare e nessuno, ad oggi, sente il bisogno di trarne le debite conclusioni. Dodici consiglieri comunali (in pratica la maggioranza che sostiene la Giunta Mancuso), il 30 aprile prossimo, saranno giudicati, per il reato di abuso d’ufficio, dal Giudice delle udienze preliminari di Patti . Mentre il 18 settembre p.v. si terrà il processo all’ex difensore civico Giusto Modica, il quale, come è noto, dovrà rispondere del reato di falso. A tutto ciò si aggiunga che il Comune di S. Agata, intanto, è senza difensore civico poichè il soggetto recentemente eletto è temporaneamente assente per motivi personali.
Gli amministratori intendono correre ai ripari addirittura inventandosi (che fantasia!?!) la figura del vice difensore civico (sic!), ovviamente previa modifica dello Statuto e dell’apposito Regolamento comunale. Tre imbarazzanti fatti che indicano a quale livello si è arrivati.
La responsabilità politica, manco a dirlo, è tutta di chi (sindaco in testa) si è intestardito a fare scelte clientelari, calpestando più volte il diritto, la trasparenza amministrativa e l’applicazione delle leggi e dei regolamenti. Mi risulta che a S.Agata (fuori dal Palazzo s’intende!) c’è una diffusa indignazione per tutto quello che è stato prodotto e che sta avvenendo.
Mi chiedo: l’istituto delle dimissioni, in quel comune, ha o no cittadinanza? Ed ancora, c’è qualcuno, nei vari consigli degli ordini professionali che ha pensato di sollecitare l’apertura di azioni disciplinari nei confronti di quanti (avvocati ed ingegneri che hanno ricoperto o ricoprono cariche pubbliche) sono coinvolti (o perchè sotto processo, o perchè sotto le lenti del GUP) in quello che passerà alla storia di Sant’Agata Militello come un triste episodio di cui non si potrà mai andar fieri”.

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Elezioni Politiche 2008

Posted by messinasport su 15 aprile 2008

Si vota giorno 13 aprile dalle 08:00 alle 22:00 e giorno 14 aprile dalle 07:00 alle 15:00. I votanti sono in totale 563 che comprendono le contrade di Astasi, Contura, Orecchiazzi, Serra Bernardo e Rosselli. Si vota nella sede elettorale n° 13 di contrada Orecchiazzi : per il Senato (gialla), per la Camera (Rosa) e per l’elezione del Presidente della regione, per l’Assemblea regionale e per il Consiglio provinciale (verde). Nelle schede gialle e rosa non si deve apporre nessun nome, solo una croce nel simbolo del partito scelto; invece, nelle scede verdi si deve barrare il simbolo del partito scelto, scrivendo a lato il cognome dell’elettore prescelto e barrare il simbolo del partito scelto per la presidenza della regione.Le operazioni di sfoglio avverranno dopo le ore 15:00. I risultati definitivi del seggio sono fissati non prima delle ore 22:00.

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Kirby, l’acchiappacontatti : testimonianza di un giovane di Orecchiazzi

Posted by messinasport su 8 aprile 2008

Ho venti anni e come molti miei coetanei di tutta Italia sono stato contattato da un concessionario “Kirby”. Dal primo colloquio a quando mene sono andato è cambiato più volte l’inquadramento del mio lavoro e come dovevo svolgerlo. Io scriverò appunti di come è andata la mia breve “esperienza” Kirby senza dare giudizi e soprattutto senza fare nomi sia di persone sia del concessionario Kirby ma facendo domande su certi temi trattati dai consulenti in questione. Tengo a sottolineare che l’obiettivo principale di questo resoconto non è quello di denunciare la maniera che ha la Kirby di commercializzare il suo prodotto ma di mettere in guardia i miei coetanei se verranno contattati da queste persone, ricordando un detto che dice: “non è tutto oro quello che luccica”.

1°COLLOQUIO : era un periodo in cui stavo cercando lavoro quando un bel pomeriggio ricevetti una telefonata, era una signorina che mi informava che una multinazionale americana era in cerca di personale da inserire come organico nell’azienda. Interessato fissai subito un’ appuntamento. Arrivato in azienda una segretaria molto carina mi fece accomodare nella sala d’aspetto. Arrivato il mio turno entrai in un bel ufficio dove un’altra ragazza poco più grande della segretaria (all’incirca 32 anni) cominciò a farmi le solite domande normali da colloqui rimanendo però sempre vaga sul prodotto da commercializzare anche quando le ponevo delle domande per capirne di più. Ma sul momento non mi insospettì più di tanto.
2°COLLOQUIO : avvenne dopo una chiamata con la quale mi informavano che avevo “superato” le prime selezioni e che mi invitavano a presentarmi in azienda per avere gli ultimi dettagli prima di cominciare. Presentatomi, visto l’ambiguità che c’era stata nel primo colloquio, domandai subito che tipo di inquadramento avrei avuto e che tipo di prodotto avrei commercializzato. Riguardo la prima domanda mi risposero che avrei avuto un contratto commerciale con un fisso di € 1000,00 mensili su sessanta appuntamenti (che mi avrebbero comunque fornito loro), in più degli eventuali “straordinari” a seconda della mia disponibilità a visitare più contatti o a rendermi disponibile nei sabati. Ma sul prodotto da commercializzare ancora risposte vaghe dicendomi che l’avrei saputo al corso di formazione. Porsi ancora un ultima domanda, volendo sapere a che tipo di clientela era rivolto il prodotto…risposta: soprattutto aziendale.
1° giorno di corso Kirby (mercoledì) : fu alle 10:30 nella sala dimostrazione, fece ingresso nell’aula il “boss” il quale, vestito con un’appariscente completo fumé, dopo una veloce presentazione, cominciò subito a rivolgerci una domanda: perché l’economia statunitense è la prima in scala mondiale? Poi cominciò a “sfogliare” una lavagna pre-stampata raccontandoci di quale colosso aziendale avremmo fatto parte, quanto sarebbe stato facile fare imprenditoria in questo campo,e che in pochi anni si sarebbero già visti i favolosi risultati: viaggi, soldi e belle macchine; ma del prodotto “fantastico”, la chiave del nostro successo, ancora niente. Finito di raccontarci i vantaggi che avremmo avuto a lavorare con loro cominciò a descriverci il sistema operativo dell’azienda che nei giorni successivi sarebbe cambiato un paio di volte: per cominciare tutto il meccanismo Kirby è basato sulla meritocrazia cioè chi lavora e fa risultato sale indipendentemente dal titolo di studio ecc, quindi noi novellini in poco avremmo potuto essere ai vertici di una struttura Kirby a seconda del nostro impegno, poi tirò fuori uno schema che rappresentava il metodo lavorativo partendo dal basso: una segretaria che fissa gli appuntamenti, un promotore pubblicitario che visiterà i contatti fissati dalla segretaria, un esperto vendite che cercherà di portare a termine la trattativa e un “telecomando” che cercherà di fare in modo che tutto ciò funzioni senza intoppi. L’efficacia di questo gruppo di lavoro si sarebbe valutata dai “pallini” cioè le vendite che avremmo portato a termine. A seconda dei nostri risultati ottenuti, oltre a riuscire a guadagnare cifre importanti, saremmo potuti nel giro di due anni diventare responsabili di una delle sessanta sedi prossime all’apertura nel nord d’Italia con tutti i benefici che ne conseguono. Ma del prodotto ancora nulla. Le cifre raccontate cominciarono a darci un po’ alla testa visto che alla Kirby bastava avere impegno e i soldi sarebbero arrivati subito. Ed è cosi che dopo una breve pausa caffè ci presentarono finalmente il “gioiello” da commercializzare; in poche parole una aspirapolvere con una modifica che gli permetteva di usufruire anche dell’aria “di scarico” della turbina, cioè dell’aria che espirava. Cominciò subito a farci qualche dimostrazione di questo fantastico prodotto che faceva dai massaggi alla pulizia a secco, allo scarta pareti allo sgrassatole a molto altro, utilizzano due semplici principi aspirazione e espirazione, quindi niente di chè rispetto ad altre aspirapolveri. Il prezzo?… naturalmente tabù.Finita la dimostrazione ci chiese ripetutamente se eravamo soddisfatti di questo prodotto e se ci piaceva, dicendoci che vendere un “genio” per la casa (meno male che dovevamo rivolgerci ad una clientela pressoché aziendale) come questo sarebbe stato una passeggiata. Infine ci disse che per il weekend dovevamo, solo per allenamento, fissare una decina di appuntamenti con familiari e amici così prendevamo dimestichezza col prodotto e l’approccio col cliente. Incentivando questa operazione e soprattutto velocizzandola ci disse che se entro l’indomani mattina gli avremmo portato solo cinque appuntamenti ci avrebbero regalato un buono soggiorno in una decina di località estere e nazionali!! Con questa magnifica proposta stupidamente persi molti dei dubbi che riservavo sull’attività (momentaneamente). Prima di mandarci a casa ci fecero un altro colloquio individuale dove questa volta il responsabile ci chiese cosa ne pensavamo del prodotto da promuovere dando un voto in scala da uno a dieci e se eravamo nelle stesse “frequenze d’onda” del discorso di imprenditoria yankee che ci aveva fatto. Ci disse inoltre che il “corso” che stavamo frequentando avrebbe avuto la durata di una settimana e che ci sarebbe stata pagata € 50,00 al giorno, raccomandandoci di nuovo però di portare i cinque appuntamenti così avremmo potuto avere in più il buono soggiorno.
2° giorno di corso Kirby (giovedì) : non essendo del posto sollecitai alla sera una conoscenza che mi fornisse cinque appuntamenti, naturalmente le assicurai che non si trattava di una dimostrazione ai fini di vendita ma semplicemente, come ci era stato garantito, un allenamento per prendere dimestichezza col prodotto.Al mattino mi presentai alle 11.00 nella solita sala dimostrazione, i dirigenti ci accolsero con musica, finito il “ricevimento” il boss entrò in aula e comincio a farci una lista di diciannove elettrodomestici con i relativi costi: dalla massaggiatrice al batti tappeto (impersonato nel “folletto”) passando dalla lucidatura per auto alla toelettatura per animali e via dicendo, ci fece sommare i relativi prezzi (si arrivò ad una cifra di € 11.300) e poi con grande entusiasmo ci comunicò il valore del macchinario Kirby di € 4.300 (venduto negli U.S.A. a 350$) tutta questa operazione : dalla somma dei vari macchinari al costo del Kirby ce la fece intitolare costruzione valore “Kirby” era chiaro che ci voleva fare notare che in definitiva l’aspirapolvere Kirby costava in proporzione poco. Nella seconda metà del corso ci chiese se avevamo preso i cinque appuntamenti e di parola ci consegnò i buoni soggiorno promessi; ma ci spiegò che, in questi cinque appuntamenti e negli altri cinque che avremmo dovuto portargli a fine weekend, dovevamo farci rilasciare delle “raccomandazioni”, cioè ad ogni amico visitato avremmo chiesto se ci poteva fornire un tot a caso di numeri di telefono da contattare per altre dimostrazioni. Fin qui non mi erano cresciuti nuovi dubbi a parte il fatto che oltre a fare le dieci dimostrazioni di allenamento dovevamo procurarci un numero imprecisato di altre raccomandazioni. Da queste, aggiunte a quelle procurate dalle centraliniste del concessionario, sarebbe partita la nostra 1°settimana di lavoro in Kirby. Quello che mi insospettiva un pò è che il sistema lavorativo raccontatoci il primo giorno era leggermente cambiato, visto che dovevamo anche noi in parte trovare queste raccomandazioni che si sarebbero “trasformate” in contatti da visitare. Finita la giornata di corso ricevetti una chiamata da un caro amico il quale dopo essersi informato sul “sistema Kirby” mi raccontò della truffa che fece la concessionaria Kirby di Viareggio e di come aggirava i ragazzi per farsi rifornire più raccomandazioni possibili, e soprattutto che alla fine del mese fermavano la fornitura di appuntamenti prima che arrivasse a sessanta così i 1000€ non venivano garantiti visto che il ragazzo non riusciva a portare a raggiungimento tutte le visite. Con queste nuove informazioni andai a casa su “Google” dove nelle varie voci trovate, riuscii a vedere una registrazione del programma televisivo “Mi manda rai 3” riguardante quello che era successo a Viareggio e in altri concessionari d’Italia. Continuando la mia ricerca visitai dei blog sull’argomento, i maggiori commenti erano che ai concessionari Kirby l’unica cosa che interessava veramente era di riuscire a prendere il maggior numero di quelle famose raccomandazioni che in modo vago ci aveva chiesto di procurarci nei dieci appuntamenti del weekend.
3° giorno di corso Kirby (venerdì) : Si cominciò alle 9.00 con la solita musica, battiti di mani, i “dammi il cinque”, i racconti e le promesse di grandi viaggi in posti esotici, il successo che avremmo avuto con Kirby ecc… . Stavolta però partivo con le idee più chiare e volevo constatare se questo concessionario era diverso da quelli di cui si raccontava su Internet oppure no; così presi carta e penna e annotai tutte le contraddizioni che potrebbero avere detto. Si comincia con la dimostrazione del Kirby che avremmo in seguito fatto a casa delle famose dieci persone nel weekend, con l’aggiunta che per ogni contatto avremmo dovuto riportare cento filtri usati, cioè i tester per le dimostrazioni come prova del lavoro svolto, quindi per dieci contatti il lunedì avremmo portato 1000 tester!! Poi il discorso passò sulla novità che questo weekend non sarebbe più servito più come allenamento ma che soprattutto dovevamo riuscire a vendere. Nel caso di qualche esito positivo (cioè qualche vendita) avremmo avuto un incentivo di € 100,00. Riassumendo: degli appuntamenti presi con amici/parenti con la scusa dell’allenamento, se fossimo riusciti a vendere (una macchina dal vero valore di 300 $ a 4.300€!) avremmo avuto un guadagno personale di 100,00€. Poi si passò all’argomento delle raccomandazioni, ci dissero che per ogni appuntamento del weekend dovevamo portare minimo dieci numeri di telefono di amici di questa persona (il giorno prima avevano detto solo un tot); quindi il lunedì oltre ai 1000 tester dovevamo portare minimo cento nuovi numeri telefonici. Ritornando ai famosi dieci appuntamenti fatti a conoscenti/parenti presi con la scusa dell’allenamento dovevamo cercare: di vendere il prodotto e in secondo luogo di farci rilasciare un minimo di dieci numeri telefonici di suoi amici per appuntamento. La loro “strategia” cominciava a coincidere con i racconti che avevo letto il giorno prima su internet, soprattutto insospettiva il fatto che quello che dovevi fare ti veniva detto col contagocce in ormai cinque giorni e non al primo colloquio come si dovrebbe fare. Ma le sorprese non erano finite: in seguito ci raccomandarono che a ogni visita di questo weekend indifferentemente se il nostro amico che chiamerò Mario era interessato al prodotto o meno dovevamo metterlo in comunicazione col “nostro” venditore il quale avrebbe instaurato una trattativa di vendita. Riassumendo io chiamo Mario:“-ciao Mario come stai?Ho bisogno di un favore da parte tua. Ho iniziato un nuovo lavoro, e sto frequentando un corso per imparare la gestione del personale. Però visto che è un azienda americana, e ovviamente iniziano la formazione dalle basi. Per prima cosa devo imparare a usare il macchinario che producono loro, e siccome non ho capito molto bene come funziona, melo fanno riportare a casa per tutto il weekend. L’aiuto che mi serve è questo: mi devi dedicare un ora del tuo tempo, fare finta che non mi conosci, ci daremo del lei così faccio pratica con te per la dimostrazione. Onestamente preferisco fare una brutta figura con te che sei mio amico/parente, piuttosto che con una persona che non conosco. Posso contare sul suo aiuto? Mario : -va bene! – Io : – allora sarò da te alle … il giorno….., e vediamo se tutti due insieme riusciamo a capirci qualche cosa. Mario : – Ma che macchinario è? Io : – Si chiama Santria, ma onestamente non ci ho capito molto. Ti dico solo una cosa : mentre stura il lavandino, pittura le pareti e ti fa i massaggi… . Mario : – Quanto costa? Io :- Non ne ho la più pallida idea. Sia ben chiaro, non devi acquistare nulla. Non avrò ne prezzi ne sono autorizzato a vendere nulla.Però ti posso garantire che ci faremo due risate….”( conversazione copiata da una fotocopia a noi distribuita il primo giorno di corso dal concessionario Kirby su come deve essere l’approccio coi nostri amici/parenti) quindi fisso uno dei dieci appuntamenti; sabato vado a casa del mio amico Mario gli faccio la dimostrazione del Kirby (100 tester), gli chiedo se mi può dare minimo dieci numeri di telefono di suoi amici, poi chiamo in azienda e lo metto in contatto col nostro venditore il quale cercherà di instaurare una trattativa di vendita indipendentemente dal vero interesse di Mario. Mettendosi nei panni del mio presunto amico Mario che per farmi una cortesia mi dedica un ora del suo tempo per aiutarmi a capire questo nuovo prodotto, si trova alla fine: che mi deve lasciare una decina di numeri telefonici di suoi conoscenti e a parlare con un venditore (sicuramente insistente) che cercherà di vendergli a tutti i costi un Kirby da 4.300 € !! Ma purtroppo le sorprese non finiscono. Ora la struttura di lavoro che ci fu spiegata al primo giorno di corso venne rivoluzionata: noi facciamo questi dieci appuntamenti con amici/parenti il weekend, accumuliamo un minimo di cento nuovi numeri di telefono che passeremo alla segretaria la quale fisserà gli appuntamenti che ci rigirerà; ad ogni nuovo appuntamento ci faremo dare più numeri di telefono possibili, che a loro volta passeremo alla segretaria e avanti così. In conclusione eravamo partiti che l’azienda garantiva e procurava sessanta appuntamenti, per arrivare a che gli appuntamenti vengono fissati tramite numeri telefonici che dobbiamo procurarci noi il più possibile ad ogni visita che faremo e poi…
Conclusioni : viene fuori che i 350€ della settimana di corso, anche essi assicurati dal concessionario Kirby, vengono pagati solo alla prima vendita di un macchinario. Purtroppo mi è sembrato di aver capito che a questi signori non interessava tanto assumere e formare dei ragazzi come ci era stato fatto capire all’inizio, ma tramite noi ricavare più “raccomandazioni” possibili, cominciando da familiari e amici per espandersi agli amici dei nostri amici e così via. E magari il ragazzo che con buona fede ha fatto le dieci dimostrazioni il fine settimana, raccogliendo come minimo le cento raccomandazioni, passando quindi tutto ciò all’azienda (cioè solo in un weekend cento potenziali clienti)a fine mese si vede bloccare gli appuntamenti prima che raggiungano quota sessanta come ai ragazzi di Viareggio, di conseguenza non gli verranno riconosciuti i 1000€ mensili promessi. Il concessionario Kirby che ci guadagna? Facendo una ipotesi che al ragazzo vengono bloccati gli appuntamenti a quota cinquanta : 1) tenendo conto che almeno per ogni appuntamento dieci raccomandazioni vengono prese, quindi su 50 appuntamenti sono 500 nuovi numeri telefonici che Kirby ha di minimo (potenziali clienti); 2) 50 persone hanno avuto una dimostrazione pratica del prodotto a domicilio; 3) su 50 visite in casa almeno 2 di minimo vanno a buon esito quindi 2 Kirby verranno acquistati al valore di 4.300€ raddoppiato. Quindi il concessionario in questione per un mese ha un ragazzo/a che gira come un matto per tutta la provincia mettendoci soldi di benzina e telefono non rimborsati e senza la sicurezza di riuscire, o meglio che il distributore permetta che il ragazzo in questione arrivi ai sessanta appuntamenti che gli garantirebbero i 1000€ di fisso che facendo due calcoli sono di poco superiori alle spese che uno può avere lavorando in macchina e col telefono per un mese. Quello che ho scritto non è frutto della mia immaginazione ma è quello che è successo veramente nel concessionario Kirby che ho conosciuto.

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Classifica Definitiva – Seconda Categoria girone B – 2007/2008

Posted by messinasport su 6 aprile 2008


Rosmarino 56 Pt
Euro Sciara 50 Pt
Olimpia Sinagra 48 Pt
Mamertina 48 Pt
Termitana 42 Pt
6° Longi 41 Pt
7° San Basilio 34 Pt
8° Campofelice e Merì 32 Pt
9° Circolo San Giorgio 29 Pt
10° Città di Sant’Agata 28 Pt
11° Montagnareale 24 Pt
12° Fitalese 22 Pt
13° Universitas Frazanonis 7 Pt

*Promosso in Prima Cat.
*Ai Play Off
*Retrocesso in Terza Cat.

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Santagatese alla "Ruota della fortuna"

Posted by messinasport su 6 aprile 2008

Un giovane di Sant’Agata Militello è l’attuale campione a “La Ruota della fortuna” la popolare trasmissione di Italia 1 condotta da Enrico Papi e da Victoria Silvstedt.
Si chiama Marco Costanzo, ha 25 anni, laureato come operatore dei beni culturali e con una grande passione per i quiz.
Alla sua prima apparizione, sabato scorso, Marco ha avuto la meglio su due agguerrite concorrenti ma non ha portato a casa un granchè avendo fallito l’ultima definizione al cruciverba.
La trasmissione è naturalmente registrata e anche se da lunedì riprenderanno le altre puntate, già sappiamo come è finita. Ma per non togliere quel pùò di “suspence” non vi sveliamo quale è stato l’esito finale.
Una piccola anticipazione: diciamo soltanto che Marco a “la Ruota della fortuna” si è trovato molto bene e quindi …resterà in carica per un pò conquistando anche un monte-premi che, certamente, non cambia la vita …ma può servirgli per soddisfare qualche piacere in più. Bravo Marco!

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Piano strategico, interrogazione di Puleo

Posted by messinasport su 4 aprile 2008

Il sottoscritto Consigliere Comunale Giuseppe Puleo nello svolgimento del proprio mandato Interroga il Signor Sindaco, per conoscere lo stato attuale del Piano Strategico dei Nebrodi. Premesso che :
– il Comune di Sant’Agata Militello ha promosso e sottoscritto un Protocollo d’Intesa con i Comuni di Acquedolci, Brolo, Capo d’Orlando, Capri Leone, Frazzanò, Mirto, Naso, Piraino e Torrenova, finalizzato alla richiesta di finanziamento per la redazione di un Piano Strategico approvato dalla Giunta Comunale in data 30 Gennaio 2005;
– il Bando cui si è partecipato riguarda la “Promozione di proposte di riqualificazione urbana e miglioramento qualità della vita…”;
– all’uopo il Comune di Sant’Agata Militello ha assunto l’iniziativa, dopo l’avvenuta sottoscrizione da parte di tutti i Comuni interessati;
– in data 18 Luglio 2003 la Regione ha finanziato con 280.000 Euro il suddetto Piano. Somma alla quale dovrà essere aggiunta la cifra di 120.000 Euro di autofinanziamento da parte del Comune di Sant’Agata;
– in data 12 Aprile, con Delibera Consiliare n. 27, il Comune di Sant’Agata è ricorso alla Cassa Depositi e Prestiti per un Mutuo di 120.000 Euro a copertura della quota di autofinanziamento secondo il Bando Regionale;
– in data 4 Luglio 2006 il Comune di Sant’Agata ha affidato incarico professionale per la redazione dello strumento di pianificazione strategica per il territorio di Sant’Agata e dei comuni del comprensorio, allo Studio FC & RR Associati di Messina e alla Società CRESME Ricerche di Roma per l’importo di Euro 178.125,00 oltre IVA;
– in data 29 Giugno 2006, con Delibera n. 110 di Giunta Comunale, è stato inoltre conferito incarico al Centro Interdipartimentale di Ricerca sui Centri Storici dell’Università degli Studi di Palermo, praticamente al Prof. Trombino, già consulente per la redazione della variante al PRG di S.Agata M.llo, per lo studio di Valutazione Ambientale, per un compenso complessivo di Euro 90.000; – nella stessa Delibera di Giunta sopraccitata si autorizza L’Ing. Contiguglia a provvedere all’organizzazione dell’Ufficio del Piano Strategico dotandolo di propria autonomia e si da atto della concessione da parte della Regione di una anticipazione di 84.000 Euro;
– presa nota della Proposta n. 19 del 21 Settembre 2007 dell’Intersettore Strategia e Sviluppo sul “Rendiconto delle spese sostenute per la Redazione del Piano Strategico dei Nebrodi…” dalla quale si evince una spesa complessiva di Euro 159.950,50 – alla data del 20 Settembre – con anticipazioni al Prof. Trombino per Euro 47.656,93, alla CRESME per Euro 35.589,30 ed alla FC & RR per Euro 60.598,11, nella quale si da atto che occorre provvedere all’approvazione del Rendiconto delle spese sostenute;
SI INTERROGA
1) Quali e quanti risultano alla data del 20 Settembre 2007, nonché alla data odierna, gli atti prodotti dai tre soggetti incaricati per la Redazione del Piano Strategico, con preghiera di fornire gli estremi degli stessi al fine di poterne acquisire copia ai sensi e per gli effetti della L. n. 241/90; 2) Quali sono i motivi per i quali il Mutuo di autofinanziamneto di 120.000 Euro è stato sottoscritto dal solo Comune di Sant’Agata Militello anziché da tutti i 10 Comuni che hanno promosso e sottoscritto il Protocollo d’Intesa “di pianificazione strategica per il territorio di Sant’Agata e dei comuni del comprensorio”
3) Per quale ragione viene richiesto un gravoso ulteriore sforzo all’Ing. Contiguglia, già caricato ed oberato da mille impegni, con questo ennesimo incarico da gestire in totale autonomia e se l’ing. Contiguglia è stato scelto dai rappresentati dei Comuni che fanno parte dell’aggregazione ovvero dal Comune di S.Agata, ed in quali riunioni si è trattata la questione della nomina dell’ing. Contiguglia a responsabile del Piano Strategico?
4) Risulta a vero che la sede dell’Ufficio del Piano Strategico sia ubicata presso il dismesso Palazzetto della Scuola Materna San Bartolomeo, in Via Regione Siciliana sul Lungomare;
5) Se è giusto e per quale ragione il Comune si sobbarca esorbitanti costi per affitti particolarmente esosi, nonostante abbia a disposizione l’intero edificio dell’ex Scuola per Geometri e Ragioneria di Via Duca D’Aosta, l’edificio San Bartolomeo ed ancora il plesso ex OMNI, nel quale, nel seminterrato è ubicata quel che resta della Biblioteca Civica;
6) Se il Sindaco vuole chiarire, visto che non si capisce nella Determina n. 19 del 21 Settembre 2007 del Funzionario Responsabile del Servizio. Ing. Contiguglia, a chi spetta il compito di approvare il “Rendiconto delle spese sostenute”: alla Giunta, al Consiglio Comunale, ai Comuni firmatari del Protocollo d’Intesa, allo stesso Ing. Contiguglia?
Si richiede risposta scritta.

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UNICREDIT, si dimette Salvatore Mancuso

Posted by messinasport su 2 aprile 2008

Salvatore Mancuso, 59 anni, di Sant’Agata Militello, si e’ dimesso dal consiglio di amministrazione di Unicredit. La rinuncia all’incarico, annunciata dall’Agenzia giornalistica Ansa, secondo quanto si apprende in ambienti finanziari, decorre da martedì primo aprile. Mancuso per alcune settimane era stato anche presidente del Banco di Sicilia e si era dovuto dimettere per contrasti sorti con l’amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo. Anche stavolta all’origine delle dimissioni sembrano esserci motivi legati appunto ai pessimi rapporti con il 51enne banchiere milanese.

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